E' un'infiammazione della parte finale del condotto che porta l’urina sulla punta del pene;è una malattia prevalentemente dei maschi. E’ causata da vari batteri, in particolare Ureaplasma urealyticum o Mycoplasma genitalium; può essere causata da germi intestinali in caso di rapporti anali; raramente è causata dal Trichomonas vaginalis. Va ricordato che in un limitato numero di casi la causa non è infettiva ma è dovuta a problemi congeniti, malattie della prostata, sostanze chimiche irritanti, allergie, tumori, abuso di caffè, alcol e spezie e, non ultimo, dalla stimolazione meccanica in caso di sesso estremo o dalle masturbazioni troppo vigorose o dall’uso di infilare oggetti nel pene.
Attraverso il sesso orale, anale e vaginale.
Bruciori urinari, perdite uretrali, arrossamento del glande, dolore e gonfiore dei testicoli; molto spesso può essere asintomatica e viene scoperta in occasione di un controllo medico.
Infiammazioni agli occhi e o alle articolazioni (Sindrome di Reiter), alla prostata o ai testicoli.
La diagnosi viene fatta attraverso la visita e l’osservazione diretta delle perdite. Il medico può fare esami di laboratorio sulle perdite o sulle urine per determinare quale germe ne sia lacausa. La cura può avere durata variabile fino ad un massimo di 15-20 giorni. Dopo la cura si è in genere guariti ma non sono rare le re-infezioni o le ricadute (20% dei casi). Dopo il primo episodio di malattia non si acquisisce la resistenza, quindi la malattia si può prendere più volte nella vita se non ci si protegge.
Tutti i partner con i quali si sono avuti rapporti nei due mesi precedenti andrebbero avvisati e indirizzati ad uno specialista per una indagine medica e un trattamento. E’ necessario astenersi dai rapporti sessuali sino alla fine della terapia per evitare una re-infezione. La cura va fatta in coppia.
Oltre alle regole generali di prevenzione attraverso il sesso sicuro, ricorda che l’uso del profilattico è efficace nel prevenire la malattia.