Con questi nomi si indica un gruppo di infiammazioni dell’ultimo tratto dell’intestino (ano-retto-colon) provocate da microbi, virus e protozoi diversi che possono essere acquisiti con i contatti sessuali; sono più comuni di quanto si pensi.
I germi sono portati nell’intestino attraverso il rapporto anale penetrativo, mentre alcune infezioni sono trasmesse dall’ingestione di cibo contaminato da feci o attraverso il contatto della lingua con l’ano (“rimming”). Anche l’uso di oggetti e l’abitudine di fare lavande o irrigazioni dentro l’ano può essere causa di infezioni.
Dolori addominali, crampi, perdite anali di liquido o pus, sensazione di dover defecare, sanguinamento anale. Nel caso di infezioni più estese, inoltre, ci sono nausea, vomito, diarrea talora abbondante e sintomi generali come febbre, brividi, dimagrimento.
Per una diagnosi corretta occorre la visita del medico che, in base alla storia personale e alla storia dei contatti sessuali, deciderà quali esami effettuare. E' importante superare l'imbarazzo nel parlare di queste cose per arrivare alla diagnosi giusta: il medico non giudica ma aiuta a comprendere cosa succede. A seconda della diagnosi, si farà la cura indicata per il singolo agente di malattia.
Devono essere avvisati e invitati ad un controllo medico.
Le norme generali di sesso sicuro sono sempre valide e l’uso del preservativo, in particolare, è efficace nel limitare il contagio della maggior parte di microbi; per il sesso oro-anale sono importanti i DAM o, in assenza di questi, si può ricorrere a un foglio doppio di pellicola da cucina che non fornisce però la necessaria sicurezza.