E' una rara malattia cronica e progressiva provocata da un batterio chiamato Calymmatobacterum granulomatis. Nei Paesi europei e nord americani si contano pochi casi l'anno, mentre in altri Paesi è decisamente più frequente (Papua, Nuova Guinea, Brasile, Sud Africa, Australia). Pertanto interessa soprattutto i viaggiatori.
Esclusivamente attraverso rapporti sessuali orali, vaginali e anali. La trasmissibilità è tuttavia bassa.
Dopo l’infezione compare un nodulo sotto la pelle, che si lacera mostrando un'ulcera di aspetto rosso scuro e carnoso. Le ulcere, che sono indolori, possono crescere e tendere al sanguinamento, c’è un gonfiore dei tessuti circostanti. Le ulcere possono durare anni e portare a cicatrici deturpanti.
A causa delle cicatrici possono comparire ostruzioni delle vie linfatiche che causano importanti gonfiori dei genitali e delle gambe. Talvolta l'infezione si diffonde al fegato ed alle ossa. Oggi queste complicazioni sono rarissime nei nostri Paesi. Altra rara complicazione è il carcinoma.
La cura spesso è meno efficace nei soggetti sieropositivi. Come tutte le malattie ulcerative, la donovanosi aumenta fino a 7 volte il rischio di acquisire il virus dell'HIV durante un rapporto non protetto con una persona sieropositiva.
La diagnosi non è facile ed è possibile mediante l’asportazione di un pezzettino della lesione, che viene poi osservato al microscopio. Non ci sono esami del sangue o colturali utili. Si può curare con antibiotici e la cura è piuttosto lunga (3 - 4 settimane).
Tutti i partner che sono stati sessualmente esposti nei due mesi precedenti vanno trattati, anche se non vi sono ancora sintomi.
Le pratiche di sesso sicuro vanno sempre ricordate quando si viaggia in Paesi in cui l’infezione è diffusa. Il miglior consiglio è l’astensione dai rapporti sessuali, soprattutto mercenari, in questi Paesi.