Con il termine IST si indicano le infezioni sessualmente trasmesse , ovvero infezioni trasmesse prevalentemente attraverso rapporti sessuali - vaginali, anali e orali - oppure attraverso oggetti usati durante i rapporti sessuali.
Il termine malattie veneree , anche chiamate MST, ovvero malattie sessualmente trasmissibili, viene usato spesso per indicare la stessa cosa, ma si tratta di una imprecisione: ciò che si trasmette infatti non è la malattia ma l’infezione che può produrre una malattia o rimanere asintomatica.
In alcuni Paesi si parla di infezioni del tratto riproduttivo, includendo anche infezioni provocate da germi portati all’interno degli organi genitali da manovre particolari, come l’uso di strumenti non puliti durante pratiche abortive clandestine. In alcuni casi sono considerate sotto questa dizione le COMPLICAZIONI di alcune infezioni acquisite sessualmente. Altre infezioni possono essere provocate da una crescita esagerata o anomala di germi che lì vivono normalmente, come le candide: questi casi NON sono dovuti a trasmissione da un individuo ad un altro per via sessuale.
Le IST sono causate da microrganismi che entrano nel nostro corpo durante un rapporto sessuale superando la sua capacità di resistenza alle infezioni. Quando i germi sono entrati nel corpo si può sviluppare una malattia acuta con sintomi evidenti. Essere infetto non significa sempre presentare sintomi di una malattia evidente: tuttavia chi ha l’infezione può trasmetterla senza accorgersene. Le infezioni sessualmente trasmesse sono provocate da diversi microorganismi distinti per natura, capacità di infettare e di dare danno: • virus (come nel caso di HIV, epatiti, condilomi, herpes genitale) • batteri (clamidia, gonorrea, sifilide) • protozoi (tricomonas) • parassiti (piattole).
Il contagio per via sessuale avviene quando i microrganismi vengono portati all’interno del corpo attraverso • liquidi corporei come o lo sperma o le secrezioni pre-ejaculatorie o le secrezioni vaginali o il sangue, che trasuda in minima quantità nei rapporti più traumatici • attraverso il contatto diretto pelle contro pelle o con il contatto tra le mucose che rivestono le parti intime, la bocca o l’ano • alcune IST possono essere trasmesse al feto o al neonato durante la gravidanza o attraverso il latte materno.
Non ci si contagia • attraverso tosse o starnuti e neppure sui mezzi pubblici, in ufficio, • durante i contatti sociali in generale • con la puntura dalle zanzare • attraverso contatti con animali domestici • tramite l'uso in comune delle toilettes. Non sono dovute alla sfortuna, all’incontro con la “persona sbagliata” o al malocchio…..semplicemente possono capitare, e in particolare avvengono se non prendiamo precauzioni che impediscono la loro trasmissione.
Se le IST sono diagnosticate in tempo non ci sono danni permanenti o i danni possono essere limitati; nel caso invece non vengano riconosciute e curate tempestivamente possono causare complicazioni immediate o tardive, talora gravi. Alcune IST possono avere conseguenze molto gravi nel tempo, come la sterilità, o possono facilitare lo sviluppo di tumori, soprattutto se si associano ad altri fattori, come il fumo di sigaretta. Attenzione: la presenza di una IST rende l’organismo più vulnerabile alla penetrazione del virus HIV (il virus che provoca l’AIDS), che è l’infezione più pericolosa di tutte.
Assolutamente sì. Le IST possono colpire chiunque abbia rapporti sessuali non protetti dal preservativo, indipendentemente dall’età, dal sesso o dal fatto che i rapporti avvengano con persone dello stesso sesso o di sesso diverso.
Ci sono caratteristiche o comportamenti che facilitano la trasmissione delle infezioni in alcune persone o in alcuni gruppi di popolazione. Le situazioni e le caratteristiche che aumentano il rischio di contrarre una IST sono: • l’età al di sotto dei 25 anni, in particolare per le ragazze • l’aver avuto il primo rapporto sessuale prima dei 17 anni; • il numero dei partner sessuali avuti nella vita; • avere un partner che ha o ha avuto una IST; • l’uso di droghe e alcol; • subire una violenza sessuale • avere rapporti non protetti durante un viaggio con persone del luogo visitato (ovviamente se nel Paese la malattia è presente).
I rapporti protetti con il preservativo sono importanti all’inizio di una nuova relazione, quando non si conoscono lo stato di salute del partner e le sue esperienze sessuali precedenti. Dopo 3 - 6 mesi di rapporti protetti con il preservativo, entrambi i partner possono sottoporsi ad una visita medica e ai test di laboratorio (compreso il test HIV). Se per entrambi viene esclusa la presenza di una IST e se sono e restano fedeli nel rapporto di coppia, possono decidere di non utilizzare più il preservativo ricordandosi di scegliere un altro contraccettivo per prevenire le gravidanze.
Per avere un’infezione innanzi tutto bisogna avere avuto rapporti sessuali. Dopo il contagio, in un tempo variabile chiamato “periodo di incubazione”, si possono sviluppare sintomi o segni visibili sul corpo. Generalmente si manifestano nella zona genitale ma, a seconda del tipo di malattia e del tipo di sesso praticato, questi sintomi possono comparire nella bocca, nell’ano o sulla pelle o in modo generalizzato in tutto il corpo. Attenzione: i sintomi possono essere leggeri e spesso sono completamente assenti o possono comparire dopo molto tempo. Se c’è il dubbio di avere contratto un’infezione bisogna rivolgersi subito al medico di fiducia, allo specialista delle IST, al proprio ginecologo, al dermatologo o all’urologo per fare degli esami specifici.
Se trattate subito e in modo corretto, le IST sono, nella maggior parte dei casi, guaribili. Se trascurate possono provocare danni di gravità variabile. Alcune malattie, come l’infezione da HIV e l’herpes, non possono essere eliminate definitivamente con la terapia. Tuttavia oggi esistono cure, sia per l’HIV sia per l’herpes, che controllano la loro evoluzione o prevengono le manifestazioni cliniche, riducendo drasticamente il rischio di trasmettere l’infezione.
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