E' la IST più diffusa nei paesi industrializzati. Deficit immunitari, uso di cortisonici, specialmente locali, e gravidanze possono favorire la malattia visibile. E' causata da un virus simile a quello che provoca le verruche sulla pelle, il Papilloma Virus (HPV). In realtà gli HPV sono oltre un centinaio e di questi solo alcune decine infettano i genitali. Tra essi, una minoranza ha però la capacità di determinare dei cambiamenti della cellula che possono predisporre al cancro quando associati ad altri fattori, fumo di tabacco in testa.
La trasmissione è preferibilmente sessuale. Nella maggior parte dei casi l'’infezione si esaurisce in breve tempo ma talora il virus può rimanere vivo nelle cellule per tempi lunghi. L’infezione può essere trasmessa attraverso rapporti vaginali, anali o anche orali. A volte il virus può essere trasmesso attraverso il prolungato contatto mani-genitali; talvolta la persona stessa si autoinocula l’infezione durante le pratiche di igiene intima: è il caso di chi ha l’infezione a livello genitale e "trasporta" l'infezione a livello anale, dove poi si sviluppano i condilomi. Pertanto la presenza di condilomi anali non sempre è un segno di aver avuto rapporti di tale tipo. In qualche caso c'è la possibilità di trasmissione attraverso oggetti. Può essere anche trasmessa dalla madre al neonato al momento del parto. Le probabilità di trasmissione da un partner infetto ad uno non infetto e la durata della contagiosità non sono conosciute con certezza.
Uomo e donna: sui genitali e/o intorno all'ano compaiono escrescenze a superficie irregolare, isolate o raggruppate, di colore rosa o bruno, e di dimensioni variabili. Sono dette "creste di gallo" a causa della superficie irregolare. Può comparire prurito nelle zone colpite. Possono svilupparsi anche attorno o dentro la bocca nelle persone con difetti immunitari (ad esempio persone sieropositive per HIV).
La presenza di ceppi dei virus HPV ad alto rischio di trasformazione (molto rara in questi casi) può favorire la comparsa del cancro del collo dell’utero, dell’ano, della vulva e, forse, del pene.
I condilomi possono aumentare di dimensioni.
Le persone con condilomi rischiano 6 volte di più di essere contagiate dall’infezione da HIV durante un rapporto non protetto con una persona sieropositiva.
La diagnosi viene fatta con una attenta osservazione dei genitali durante una visita medica. Esiste anche la possibilità di cercare il virus nelle lesioni o nella pelle con un esame di laboratorio ma al momento non ci sono indicazioni per l’utilizzo di tali test se non in particolari circostanze che vengono decise dal medico. Il 20% dei condilomi sparisce da solo nell’attesa di un trattamento. Quindi niente paura, la cura ha un carattere "estetico" più che curativo. L’infezione non viene eliminata dalle terapie. Il medico può eliminare i condilomi con l’applicazione locale di farmaci ad azione distruttiva o con farmaci che stimolano il sistema immunitario. In molti casi l’eliminazione delle escrescenze viene eseguite con sistemi chirurgici: crioterapia (bruciatura con azoto liquido), diatermocoagulazione (bruciatura con calore), raggio laser o intervento chirurgico vero e proprio. In almeno un quarto dei casi queste escrescenze si riformano.
Tutti i partner con i quali si sono avuti rapporti nei tre mesi precedenti andrebbero avvisati ed avviati ad un controllo medico. E’ necessario astenersi dai rapporti sessuali sino alla fine della terapia per evitare una re-infezione. Probabilmente l’infezione è trasmessa più facilmente quando le lesioni sono di recente insorgenza e\o visibili; quindi è consigliabile l’uso del preservativo finché ci sia qualche lesione visibile; dopo l’asportazione dei condilomi si consiglia l’uso del preservativo per due-tre mesi a scopo precauzionale.
Le regole di sesso sicuro sono sempre utili nel diminuire il rischio di contrarre questa infezione ma l’efficacia del preservativo non è assoluta. Non ci sono regole precise per gli oggetti ma è meglio evitare lo scambio di salviette igieniche o oggetti usati per il piacere sessuale.